Laureato in scienze storiche presso l’università degli studi di Milano con una tesi su Ronald Reagan, ha imparato a fare siti internet quasi per gioco e lo ha trasformato in un quasi-lavoro. Un po' giornalista, un po' cameriere, un po' promotore d'eventi culturali è tra i fondatori dell'Associazione Lapsus e si rivede molto nella definizione springstiniana di "Jack of all trade": tuttofare. Tra le altre cose, è il curatore di questo sito per conto di Tanoma.it. Su twitter è @martinoiniziato
In occasione dei 100 anni dall’ingresso dell’Italia nel primo conflitto mondiale, Ape Milano e Palestra Popolare Pacì Paciana propongono un’escursione a cavallo fra Val Brembana e Valtellina, là dove correva la Linea Cadorna, seconda linea difensiva voluta dal generale piemontese per difendere le grandi città della Pianura Padana nel caso in cui gli austriaci avessero sfondato il fronte valtellinese.
Ci saremo anche noi di Lapsus per tornare, a 100 anni di distanza, su quei sentieri, visitare le trincee rimaste e per parlare in maniera più critica e approfondita di quello che fu veramente la prima guerra mondiale.
Ci recheremo poi a Laghi del Porcile, situati vicino alle trincee, ma per chi vorrà l’escursione proseguirà salendo verso la Cima Cadelle da dove poi si raggiungerà il resto della compagnia. Ecco un po’ di informazioni tecniche, non mancate!
Danilo De Biasio, voce storica di Radio Popolare, con cui nella primavera del 2014 abbiamo realizzato il progetto “Autista moravo“, in occasione del 100° anniversario della Grande Guerra, risponde all’articolo del nostro Elio Catania, dedicato al 70° della Liberazione ed alla “memoria pulita”. Ringraziamo Danilo per l’attenzione dimostrataci e auspichiamo arrivino preso altri contributi. Buona lettura!
Di Danilo De Biasio, Radio Popolare. Dal 25 aprile mi domando cosa ha permesso la riuscita di un’iniziativa come #liberidiballare, una serata di ballo – come fece il primo sindaco della Milano liberata dai nazifascisti – organizzata da Radio Popolare, Anpi, Arci e Insmli. Giuro che non è uno spot, ma una domanda che riguarda profondamente il tema che giustamente pone Elio Catania: è possibile ricostruire la storia (recente) di una nazione senza cadere in forme di revisionismo o di sterilizzazione? La mia risposta è sì,si può fare.
Quando nel settembre 2014 ho cominciato a proporre ai dirigenti di Radiopop l’idea di Radio Milano Liberata (la trasmissione che ha partorito l’iniziativa #liberidiballare) ho pensato fosse giusto partire proprio da quello che Elio Catania nomina come pericolo: “l’elemento umano e individuale tanto di moda“. Il rischio – dice – è “un grande carnevale”. Ma credo sia un rischio da affrontare, se non si vuole affidare alle solite star della divulgazione il compito di tramandarci la storia.
Il 21 marzo 2015 parteciperemo a “Musica antimafia”, jam session rock, jazz, classica, teatro e testimonianze contro le mafie promossa nell’ambito del progetto “Villa Greppi per la legalità” ed ospitato quest’anno dal Comune di Briosco. Ecco il programma!
“Autista moravo” continua a darci grandi soddisfazioni! La professoressa Roberta Portioli, docente di italiano e storia della classe 5a A dell’ITSOS “Albert Steiner” di Milano infatti, dopo aver seguito la trasmissione, ha fatto montare ai suoi studenti il contenuto di alcune di esse in un podcast dedicato alla Prima Guerra Mondiale. Una forma efficace ed innovativa di didattica della storia che ha reso molto coivolgente il lavoro per i ragazzi, facendoli appassionare al tema e trasmettendo comunque contenuti e competenze.
Siamo molto fieri che il nostro lavoro abbia fatto da base a questa esperienza, riconosciuta anche dalla Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale della Presidenza del Consiglio. Continuate a seguirci!
Lapsus, in collaborazione con il Comune di Sesto S. Giovanni, Ventimilaleghe e Fondazione Cariplo, all’interno del progetto “Oggi, 25 aprile 1945“, promosso in occasione del 70° anniversario della Liberazione presenta
“Raccogli i tuoi ricordi Metti in comune foto, oggetti e testimonianze sulla Resistenza per rendere la memoria un patrimonio collettivo”
Due giornate di “Collection days”
Sabato 11 e sabato 18 aprile 2015
Dalle 15 alle 19, presso la Fondazione Isec di Sesto S. Giovanni
Raccolta e digitalizzazione di foto, oggetti e ricordi del periodo della Resistenza da versare al Comune di Sesto S. Giovanni. Raccogli i tuoi ricordi e mettili in comune!
Dopo la digitalizzazione tutti gli oggetti saranno riconsegnati ai proprietari.
Orari: lunedì 15-19
da martedì a venerdì dalle 9.30-19
sabato 9.30-18
Come partecipare
1) Cerca in casa foto, oggetti, testimonianze legate ad amici o persone care risalenti al periodo della Resistenza
2) Prenota il tuo appuntamento via mail o in biblioteca
3) Partecipa al Collection day secondo la tua prenotazione: i tuoi oggetti verranno scansiti o fotografati da tecnici professionisti
4) Durante la digitalizzazione, rilascia un’intervista ad un giovane studente a cui affidare la storia dei tuoi ricordi e delle persone a cui sono legati: il modo di migliore per rendere la memoria un patrimonio collettivo anche per le giovani generazioni!
5) Tutti i ricordi raccolti andranno a formare un nuovo fondo dell’archivio del Comune di Sesto S. Giovanni
L’iniziativa promossa dall’Associazione Lapsus, associazione di giovani storici nata presso l’Università degli Studi di Milano ed attiva da tempo sul territorio lombardo, fatta propria dal Comune di Sesto S.G. all’interno del progetto “Oggi 25 aprile 1945” e realizzata grazie all’ospitalità ed il supporto della Fondazione Isec, si terrà sabato 11 e sabato 18 aprile, dalle 10 alle 18, presso Villa Mylius, in Piazza delle Tartarughe.
Il progetto prevede di invitare i cittadini a cercare in casa foto, oggetti, testimonianze legate ad amici o persone care risalenti al periodo della Resistenza e metterle in comune, partecipando ad una delle due giornate di raccolta dei ricordi. Le sale di Villa Mylius diventeranno degli “archivi aperti“, in cui i partecipanti, solo su prenotazione, potranno portare i loro ricordi perchè vengano fotografati e digitalizzati da tecnici competenti, rilasciando anche una breve intervista sui protagonisti dei ricordi e degli oggetti consegnati.
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