Giovedì 5 giugno 2014
Ore 20.45, sala incontri Centro Culturale Il Pertini
Piazza Confalonieri 3
Cinisello Balsamo, MI
La trattativa Stato-mafia e la storia d’Italia
Cosa accadde nella Sicilia dei primi anni ’90? Che significato assume la “trattativa Stato-mafia” nella storia d’Italia? Proviamo a discuterne presentando l’ultimo libro di Salvatore Lupo e Giovanni Fiandaca “La mafia non ha vinto” (Laterza, 2014): un’occasione per dare modo ad autorevoli osservatori di confrontarsi su una fase complessa e travagliata della nostra storia recente.
Sono trascorsi quasi settant’anni dalla Liberazione e dalla chiusura dei Lager, testimonianza diretta dell’infernale macchina genocidaria nazista, eppure trovano eco crescente le teorie negazioniste che contestano l’esistenza dello sterminio di massa della popolazione ebraica e non solo, minando al contempo la memoria delle vittime e la verità storica. Questo libro articola una discussione tra filosofi, giuristi e storici che condividono il bisogno di contrastare risorgenti teorie negazioniste e revisioniste interrogandosi sugli strumenti culturali, politici e giuridici più opportuni per contrastarle nelle attuali condizioni storiche. Le tesi degli autori sono destinate ad alimentare un fondamentale dibattito pubblico su questo tema, tanto più indispensabile e urgente in Italia dal momento che lo scorso ottobre è stato presentato un disegno di legge bipartisan volto a introdurre il reato di negazionismo anche nel nostro ordinamento che a breve ritornerà in discussione in Parlamento. In questo volume, per la prima volta nel nostro Paese, si affronta con un approccio interdisciplinare (dalla filosofia al diritto, dalla storia contemporanea agli studi islamici e alla storia dell’arte) e attraverso una pluralità di visioni metodologiche ed epistemologiche la questione del negazionismo con l’obiettivo di arginare la subcultura di cui è portatore facendo leva non solo su un’accresciuta consapevolezza politica e culturale condivisa, ma anche su una necessaria strumentazione giuridica.
Doppia presentazione di libri in occasione del bicentenario della nascita di Bakunin.
Presentazioni dei libri:
(a cura di G. Sacchetti) “Nel fosco fin del secolo morente.” L’anarchismo italiano nella crisi di fine secolo.
“Viaggio in Italia” di Michail Bakunin
Introduce: Nicola Del Corno, Storia delle Dottrine Politiche, Università degli Studi di Milano
Intervengono: David Bernardini, Dottore di ricerca
Università degli studi di Teramo
Carlo De Maria, professore associato di Storia Contemporanea e di Storia delle Dottrine Politiche e delle Istituzioni Politiche Università degli Studi di Bologna
Accompagnamento musicale: Alessio Lega
Un’iniziativa promossa da Laboratorio Lapsus ed Elèuthera
Giovedì 27 settembre 2012
Università degli Studi di Milano
Via Festa del Perdono 7
ore 16.30
aula 422
presentazione del libro
ALAMO
Per la storia non fidatevi di Hollywood
di Paco Ignacio Taibo II
intervengono Paco Ignacio Taibo II, autore Massimo De Giuseppe, docente di storia contemporanea presso lo Iulm di Milano ed esperto di America Latina
L’introduzione di Martino Iniziato, Lapsus (attendere qualche secondo)
L’intervento del Prof. Massimo De Giuseppe (attendere qualche secondo)
L’intervento di Paco Taibo II, (attendere qualche secondo)
La battaglia di Alamo – avvenuta nel 1836 tra i messicani e 200 coloni texani per l’indipendenza del Texas – rappresenta uno di quei miti che negli Stati Uniti hanno dato un senso nuovo al concetto di nazione e all’impero che da questo sarebbe derivato. Per il Messico è stata solo una vittoria da riportare, senza grande enfasi, in una delle tante pagine di storia. Ma cosa è successo realmente? Perché una battaglia, che è stata una sconfitta, concentra il significato profondo di tutto l’impero nordamericano?
“La revolucion bonita” libro in realtà diario di viaggio, in cui Angelo Zaccaria annota pensieri idee e suggestioni sotto il sole di Caracas. Viaggio in Venezuela e nel processo Chavista, soliloqui ed interviste a chi del progetto fa parte e chi nella nuova società ci crede. Gog è scettico.
Chávez incontra la sua nazione dai microfoni di “Alo Presidente” da ormai quindici anni. E il 2012 è anno di elezioni, il Presidente dovrà dimostrare su un piano geopolitico internazionale in divenire e su un piano interno mai cementificato cos’è il chavismo e chi ne è il suo propulsore.
Il leader o il popolo, chi guida la rivolucion bonita?
Anche nei palazzi di Caracas dalle luci sempre accese si sente quel vento del Mar di Caribe che spesso fa tremare fino alle ossa il generale Zacarias nel “L’autunno del patriarca” del divino Gabriel García Márquez?
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