Elezioni Unimi: le pagelle del secondo turno!

Si è chiuso alle 18.30 di martedì 23 ottobre lo spoglio dei voti per il secondo turno della corsa al rettorato di Unimi. Subito le informazioni importanti:

-qui il dettaglio dei voti del secondo turno;
-non c’è ancora un vincitore, si andrà al ballottaggio lunedì e martedì della prossima settimana (non perdetevi la diretta sul nostro sito!);
-l’affluenza al voto è stata pressochè identica al primo turno, con un calo solo da parte degli studenti;
-Gianluca Vago e Marisa Porrini si giocheranno il rettorato al ballottaggio della prossima settimana;

Nella tabella di seguito, vi proponiamo il confronto tra i voti ponderati del primo turno e quelli del secondo. Come sempre, i numeri parlano molto più di tante teorie…a seguire, pagelle!

Qui il dettaglio dei voti e lo speciale dedicato al primo turno.

Pagelle del secondo turno!

Gianluca Vago (735 voti ponderati): vento in poppa professore! Alla fine del secondo turno, se c’è un candidato lanciato verso la vittoria, è proprio Gianluca Vago (che se mai leggerà queste righe, si toccherà tutto il toccabile…). Conferma in toto il suo blocco elettorale, che si dimostra solido e compatto verso un solo obiettivo: mettere fine al regno decleviano. E fa di più: aumenta. Guadagna 173 voti ponderati, che, a nostro modo di vedere ma non solo, nei commenti di fine spoglio, profumano di Francesco Ragusa. Il candidato proveniente dall’ospedale Sacco è ad un passo dalla vittoria, avendo eliminato, dimostrando anche acume strategico, la sua più temibile avversaria potenziale, Paola Campadelli. Facile infatti che se fosse stata quest’ultima a conquistare il ballottaggio, avrebbe potuto ergersi a candidata “anti-Vago”, raccogliendo il voto dei decleviani, che pur di non vedere Vago trionfare (significativa la grande preoccupazione che regna tra chi non sostiene Vago, in questi giorni), si sarebbero “turati il naso” votando per lei. Invece Vago vince e convince, potendosi permettere, alla luce del risultato del secondo turno, di correre da solo, senza promettere prorettorati ecc, essendo rimasto l’unica alternativa alla continuità. In questa settimana, certo, tutto potrà succedere, l’università ci ha abituati a ribaltoni inimmaginabili, ma per lei professore, il ballottaggio sarà come tirare un calcio di rigore.

Marisa Porrini (573 voti ponderati): conquista il ballottaggio, come da pronostico, faticando non poco, tuttavia, durante lo spoglio, a staccare la sorprendete Campadelli e nonostante l’acquisizione “militare ed impeccabile” dei voti di Lucignani (confrontate i dati per credere…). Per lei la situazione è complessa: potrà provare a conquistare l’appoggio della Campadelli, ma ci sembra al quanto improbabile che questa accetti dopo aver condotto una campagna elettorale in funzione di discontinuità anti-decleva. Potrebbe avere dalla sua la Cappellini, ma non basterebbe per vincere e in più non è affato detto che l’elettorato di quest’ultima non si spacchi, convergendo in parte su Vago, che è pur sempre candidato della stessa corporazione medica…Insomma, per la candidata della continuità le possibilità di allargare il bacino elettorale sono remote, ma mai dire mai con il buon Enrico, che dal suo ufficio in smobilitazione, qualcosa di sicuro tenterà… #combattente

Paola Campadelli: esce di scena, con l’onore delle armi. Resta col fiato sul collo alla Porrini per quasi tutto lo spoglio, mollando di pochissimo nel finale. A lei i nostri complimenti. Non avendo blocchi elettorali consolidati alle spalle e partendo con un numero di firme di sostegno tutto sommato basso, se l’è giocata alla grande e fino in fondo, intercettando un voto d’opinione interessato ad una reale alternativa per l’università. Come spesso capita alla sinistra, le è mancato forse l’istinto del killer per conquistare il ballottaggio, o, più probabilmente, qualche appoggio “pesante” e di grembiule in grado di spostare voti…Professoressa, siamo giovani e sbarbati, ma ci consenta: lei ha giocato a risiko con i carri armati piccoli contro competitori che si difendevano e attaccavano con i carri armati grandi: alla lunga chi ha i carri piccoli, ai dadi, perde. Cosa farà? Un’uscita di scena senza dare nell’occhio, sottovoce, senza indicazioni di voto, le permetterebbe di uscirne al meglio, non appoggiando chiaramente Vago, che comunque l’ha combattuta, e non votando la Porrini, scelta che creerebbe sicuro imbarazzo alla luce della sua campagna elettorale all’insegna della discontinuità.

Maria Domenica Cappellini: sorniona, invisibile, prende 274 voti ponderati, 51 in meno del primo turno. Al ballottaggio finale, non dovrebbe spostare molto, in quanto se andasse su Vago, ne rafforzerebbe la vittoria senza avere nulla in cambio, se andasse su Porrini, non sarebbe decisiva. In più, potrebbe non avere il pieno controllo dei suoi voti, che, come già detto, potrebbero dividersi in parte su Vago, per spirito di corporazione medica, in parte su Porrini, in parte in astensione, se è vero che il suo è un voto ciellino che poco ha da chiedere ormai a queste elezioni.

Francesco Ragusa: poche battute sui candidati usciti già al primo turno. Professore, quanto ci è mancato oggi per lo spoglio! La sua precisione nel conteggio ci sarebbe stata utilissima, ma ce la siamo cavata. Abile, se si confermasse il suo appoggio a Vago, nel saltare sul carro del vincitore…Gentleman dell’accademia, in tutti i sensi…

Giovanni Lucignani: militare, nella perfetta gestione dei suoi (pochi) voti, fatti confluire con precisione quasi matematica, sulla Porrini, in funzione anti-Vago. #coerente

Concludendo. La Statale si avvian ad avere il suo nuovo sovrano. Tra una settimana esatta a quest’ora, ci sarà qualcuno a festeggiare in qualche ristorante di lusso di Milano la sua nuova carica di grande prestigio e potere.

Noi non possiamo che ringraziare i tantissimi che ci hanno seguito durante la diretta e dare appuntamento a martedì 30 ottobre, dalle 14, per l’ultima, avvincente puntata, di questa campagna elettorale, al quanto significativa per il futuro dell’università milanese.

A cura di Sara Troglio, Fabio Vercilli e Martino Iniziato, Lapsus

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Martino Iniziato

Laureato in scienze storiche presso l’università degli studi di Milano con una tesi su Ronald Reagan, ha imparato a fare siti internet quasi per gioco e lo ha trasformato in un quasi-lavoro. Un po' giornalista, un po' cameriere, un po' promotore d'eventi culturali è tra i fondatori dell'Associazione Lapsus e si rivede molto nella definizione springstiniana di "Jack of all trade": tuttofare. Tra le altre cose, è il curatore di questo sito per conto di Tanoma.it. Su twitter è @martinoiniziato

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