L’ABUSO PUBBLICO DELLA STORIA

In libreria, da giovedì 23 aprile 2009, per i tipi della Guanda,

“L’ABUSO PUBBLICO DELLA STORIA,

come e perchè il potere politico falsifica il passato”

Da circa vent’anni è in corso, in tutto il mondo, uno scontro senza precedenti sulla storia in relazione al tentativo di ricostruire un nuovo ordine mondiale dopo il crollo di quello bipolare. Assistiamo a un prepotente ritorno sulla scena

copertina

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politica del “Principe” che avoca a sé il potere di stabilire quel che la storia deve dire. Questo ritorno si giova di fenomeni quali l’eclissi del sociale, la corrosione della democrazia, l’avanzare dell’antipolitica populista, la fine dello stato sociale, il vento culturale del neoliberismo che hanno puntuali ricadute sul piano culturale e, più specificatamente, storiografico. Su questo scontro, e sulle più ampie questioni correlate, indaga Aldo Giannuli analizzando il revisionismo storico nelle sue diverse manifestazioni, a cominciare dal tema dell’olocausto e dal connesso fenomeno di “tribunalizzazione” della storia e dedicando particolare attenzione all'”anomalo” caso italiano. Partendo dall’affermazione che la storia è il suo uso pubblico, e coincide perfettamente con esso, il libro si sofferma in particolare sull’abuso della storia recente nei mass media, con un occhio  attento alla spettacolarizzazione. Se non mancano infatti opere di buona qualità, prevalgono nettamente quelle che, in nome dell’uso pubblico della storia, praticano un sostanziale abuso a fini di politica contingente. Il problema storiografico che ci si presenta oggi è proprio quello di intuire la portata della svolta storica che abbiamo appena attraversato, da dove è sorta e dove ci sta portando. E si comprende come tutto questo vada molto oltre la retorica del “secolo del male”.

fonte: www.aldogiannuli.it



Martino Iniziato

Laureato in scienze storiche presso l’università degli studi di Milano con una tesi su Ronald Reagan, ha imparato a fare siti internet quasi per gioco e lo ha trasformato in un quasi-lavoro. Un po' giornalista, un po' cameriere, un po' promotore d'eventi culturali è tra i fondatori dell'Associazione Lapsus e si rivede molto nella definizione springstiniana di "Jack of all trade": tuttofare. Tra le altre cose, è il curatore di questo sito per conto di Tanoma.it. Su twitter è @martinoiniziato

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