Presentazione: Della Resistenza è già stato detto tutto, o quasi. Sulla crisi della memoria resistenziale e dell’identità antifascista della Repubblica, abbiamo già avuto modo di scrivere in altre occasioni; così come della fase che abbiamo definito di “revisionismo morbido”, subentrata all’offensiva dichiaratamente revisionista portata avanti dalla destra negli anni d’oro dell’ultimo governo Berlusconi (vedi link).
C’è però un lato del periodo resistenziale e soprattutto dell’immediato dopoguerra che viene generalmente messo in secondo o terzo piano, per ragioni di pedagogia pubblica e legate alla necessità di presentare il variegato fronte antifascista il più unito possibile: il dissenso interno rispetto alle scelte di pacificazione nazionale compiute tra la fine della guerra e l’indomani della Liberazione. Fenomeno che riguarda soprattutto la principale forza politica e militare del Cln impegnata nella Resistenza, il Partito comunista. Brigate Garibaldi, Gap e Sap avevano visto emergere al loro interno come leader carismatici e organizzatori impeccabili non solo i più vecchi militanti antifascisti della clandestinità, ma anche giovani dirigenti periferici, capaci di coniugare le esigenze della liberazione dal nazifascismo con più profonde rivendicazioni sociali di eguaglianza.
È il caso di Carlo Meani, primo sindaco di Cinisello Balsamo nominato dal Cln, dopo la Liberazione considerato per certi versi poco adatto alle necessità della strategia togliattiana della “lunga marcia dentro le istituzioni”. Contrariamente a molti altri irriducibili che dichiararono la loro opposizione con veemenza fino, alcuni casi, alla rottura definitiva col partito, Meani, uomo mite di carattere, non espresse pubblicamente il suo pensiero riguardo le scelte del gruppo dirigente comunista. Di lui ci restano testimonianze, foto, alcuni documenti personali e il ricordo di un militante che seppe muoversi con intelligenza in periodi difficili della storia d’Italia.
In questo senso interverremo nell’ambito dell’iniziativa organizzata dal Comune di Cinisello Balsamo e dalla sezione locale dell’Anpi, dedicata proprio alla figura di Meani, cercando di offrire una panoramica complessiva della storia dei comunisti italiani, dalla fondazione del Pcd’I fino alla Liberazione.
Sempre per celebrare il 71° della Liberazione sarà visitabile la mostra: LE IMMAGINI E I VOLTI DELLA DEMOCRAZIA A CINISELLO BALSAMO
Mostra visitabile presso Il Pertini
da domenica 24 aprile a domenica 8 maggio
negli orari di apertura del Centro culturale
Infine il 25 aprile, nel corso della manifestazione per il 71° anniversario della Liberazione verrà intitolata una via cittadina a Carlo Meani, antifascista, perseguitato politico, partigiano, primo sindaco dopo la Liberazione.
Danilo De Biasio, voce storica di Radio Popolare, con cui nella primavera del 2014 abbiamo realizzato il progetto “Autista moravo“, in occasione del 100° anniversario della Grande Guerra, risponde all’articolo del nostro Elio Catania, dedicato al 70° della Liberazione ed alla “memoria pulita”. Ringraziamo Danilo per l’attenzione dimostrataci e auspichiamo arrivino preso altri contributi. Buona lettura!
Di Danilo De Biasio, Radio Popolare. Dal 25 aprile mi domando cosa ha permesso la riuscita di un’iniziativa come #liberidiballare, una serata di ballo – come fece il primo sindaco della Milano liberata dai nazifascisti – organizzata da Radio Popolare, Anpi, Arci e Insmli. Giuro che non è uno spot, ma una domanda che riguarda profondamente il tema che giustamente pone Elio Catania: è possibile ricostruire la storia (recente) di una nazione senza cadere in forme di revisionismo o di sterilizzazione? La mia risposta è sì,si può fare.
Quando nel settembre 2014 ho cominciato a proporre ai dirigenti di Radiopop l’idea di Radio Milano Liberata (la trasmissione che ha partorito l’iniziativa #liberidiballare) ho pensato fosse giusto partire proprio da quello che Elio Catania nomina come pericolo: “l’elemento umano e individuale tanto di moda“. Il rischio – dice – è “un grande carnevale”. Ma credo sia un rischio da affrontare, se non si vuole affidare alle solite star della divulgazione il compito di tramandarci la storia.
Domenica 25 aprile ricorrerà il 65° anniversario della Liberazione. Come sapete noi di La.p.s.u.s. non siamo dei grandi appassionati di anniversari e celebrazioni in pompa magna, ma il 25 aprile è una di quelle date che hanno sempre un grandissimo valore. Se non altro, per quel potentissimo carico e slancio di libertà, uguaglianza e fratellanza di cui fu carica la Resistenza al nazifascismo. Slancio che oggi, purtroppo, quando quegli anni sono sempre più lontani e il mondo completamente diverso da quello conoscito dagli eroici partigiani, si cerca da più parti sempre più di affievolire e narcotizzare.
Noi vi segnaliamo due iniziative in particolare, tra le tante che animeranno il 25 aprile, dove come La.p.s.u.s. saremo presenti o con banchetti dei nostri materiali o con volenterosa manovalanza…non mancate, passate a trovarci e …buon 25 aprile a tutti!
sabato 24 aprile 2010
Piazza Gramsci, Cinisello Balsamo
A.N.P.I., col patrocinio del Comune di Cinisello Balsamo
presenta:
CINISELLO LIBERATION FESTIVAL
I giovani con i partigiani per rilanciare Resistenza, Costituzione e Lavoro
Musica e racconti di resistenze di ieri e di oggi…
dalle 14:bancarelle, stand, video e mostre fotografiche dalle 16 circa:inteventi dal palco di: Luciano Fasano,Assessore alle politiche culturali del Comune di Cinisello Balsamo Alessandro Rizzo,ANPI Comitato Regionale della Lombardia Stefano Landini,CGIL Lombardia
ed anche lavoratori, migranti e precari in lotta contro la crisi, partigiani in ogni quartiere, Uniti contro la crisi e molti altri!
ore 18:aperitivo resistente!
Suoneranno, alternandosi agli interventi: Miami & the Groovers,insalata mista di rock’n’roll 10meno9,reggae & rockstaedy Coro Ingrato,interpreti e ricercatori di canti popolari BFK,urban folk Daniele Tenca,Blues for the working class Ambramarie,rocker dalla trasmissione Xfactor
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