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Le radici di una fede. Per una storia del rapporto tra moneta e credito in occidente

Recensione del libro di Massimo Amato, “Le radici di una fede. Per una storia del rapporto tra moneta e credito in occidente“, Milano, Bruno Mondadori 2008.

Se avessero detto a Massimo Amato, autore di “Le radici di una fede”, che il suo libro sarebbe uscito in concomitanza con lo scoppio della più grave crisi economica della storia del capitalismo, probabilmente non ci avrebbe creduto, o almeno non avrebbe creduto di essere così fortunato da azzeccare in modo tanto preciso i tempi. Il suo saggio, infatti, sebbene non sia dedicato specificatamente alla crisi, ci porta a intraprendere un viaggio nella storia del rapporto che lega strutturalmente la moneta e il credito, rapporto che costituisce l’elemento di partenza, l’atomo, come dice Amato, di ogni costruzione finanziaria. Atomo a cui va aggiunto, perché sia appunto fondativo dello spazio economico, un terzo elemento: l’articolazione istituzionale delle funzioni monetarie, in parole povere cioè, delle norme chiare e precise che governino tale relazione.

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Presentazione de “La crisi”.

Mercoledì 13 aprile ’11, ore 14.30, aula Crociera Alta
c/o Università Statale di Milano
Via Festa del Perdono 7

presentazione del libro

LA CRISI

Il sistema internazionale vent’anni dopo la caduta del Muro.
di Luigi Bonanate
Bruno Mondadori 2011

ne parleranno
Luigi Bonanate, autore, docente di relazioni internazionali all’Università degli Studi di Torino;
Alberto Martinelli, docente di Scienza della politica all’Università Statale di Milano;
Lucio Valent, docente di Storia Contemporanea all’Università Statale di Milano;

Le relazioni internazionali degli ultimi vent’anni sono caratterizzate, per la prima volta dopo secoli, dall’assenza di un principio d’ordine e dal profilarsi di chiari sintomi di anarchia. Dalla “Rivoluzione dell’Ottantanove” rappresentata dalla caduta del Muro di Berlino, suggello di uno scontro tra superpotenze risolto senza un conflitto armato e avvio di un periodo di armonizzazione internazionale, alle guerre – e alle politiche belliche – che stanno segnando l’inizio degli anni duemila.

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Il saccheggio. Regime di legalità e trasformazioni globali.

mercoledì 24 novembre ’10 ore 14.30 aula 510

c/o Università Statale, via Festa del Perdono 7

presentazione del libro:

IL SACCHEGGIO

Regime di legalità e trasformazioni globali.

di Ugo Mattei e Laura Nader

Bruno Mondadori, 2010

ne parleranno:
Ugo Mattei, autore del volume

Andrea Fumagalli, docente di economia presso l’Università di Pavia

Il libro affronta i temi del colonialismo e dell’imperialismo contemporanei introducendo un punto di vista abitualmente trascurato, quello del diritto. E si propone di sottrarre al pensiero unico sulla globalizzazione, diffusosi dopo la caduta del Muro di Berlino, una delle sue armi più poderose: l’ideologia del regime di legalità, o rule of law.
Il mito della legalità, frutto dell’autocelebrazione occidentale, è ben radicato non solo in America, ma anche in Europa e in Italia, dove l’apologia della dominazione americana fonda tanto il comune sentire politico e mediatico quanto ogni progetto di riforma giuridico-politica.
Pubblicata in inglese nel 2008 (e ora in uscita in diverse lingue), questa analisi ha aperto il dibattito critico su una nozione, quella del regime di legalità, che, fino ad allora, era nata al di sopra di ogni sospetto.

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Vita di una fotografa antimafia. Presentazione di “Letizia Battaglia”.

martedì 19 ottobre ore 10.30 aula crociera alta

c/o Università Statale, via Festa del Perdono 7

presentazione del libro:

“LETIZIA BATTAGLIA

sulle ferite dei suoi sogni”

di Giovanna Calvenzi

Bruno Mondadori Edizioni, 2010

ne discuteranno con l’autrice:

Letizia Battaglia, protagonista del libro;

Iole Garuti,  Direttrice dell’associazione e del Centro Studi Saveria Antiochia OMICRON Onlus (Osservatorio Milanese sulla Criminalità Organizzata al Nord)

«È capitato che abbia fatto per molti anni la fotografa e che fare la fotografa mi piaccia tanto, ma sicuramente potrei rinunciare a farlo per andarmene davanti al mare e vivere senza più fare niente.»

Letizia Battaglia, donna che non accetta etichette, determinata a essere coerente con i suoi ideali di libertà e giustizia, è la fotografa europea più premiata ma è anche editrice, politica, ambientalista, regista. Il suo nome è legato a quasi vent’anni di reportage a Palermo: le sue immagini hanno fermato la storia, quella delle guerre di mafia e contro la mafia. A questo libro, che ripercorre fin qui la sua vita, hanno voluto contribuire amiche e amici che hanno percorso con lei un pezzo di strada.

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I NUOVI EMIGRANTI. Un dialogo con Claudia Cucchiarato.

Per comprendere appieno il fenomeno migratorio che riguarda il nostro paese è necessario indagare anche un lato nascosto a spesso taciuto dall’informazione, l’emigrazione di molti italiani in cerca di fortuna nel resto d’Europa e del mondo. “Vivo altrove” (Bruno Mondadori) della giornalista freelance Claudia Cucchiarato, dando spazio alle voci di molti giovani che hanno lasciato il nostro paese per vivere, studiare e realizzare se stessi in altri paesi, getta nuova luce su un fenomeno poco conosciuto ma in costante crescita.
Riportiamo di seguito un colloquio ( a distanza) con l’autrice del libro.

“Tutte le storie che si trovano in questo libro potrebbe raccontarle una mappa. Quella dell’Europa unita. Ma anche quella delle rotte aeree, ferroviarie, marittime. Le rotte che in tanti hanno seguito nei secoli scorsi. E che continuano a seguire, oggi, i nostrani viaggiatori inquieti, eredi della diaspora del Novecento. Questo libro parla di loro. Di giovani italiani in viaggio, con una mappa in tasca. Non di cervelli in fuga. Non solo e non necessariamente. Parla di persone, spesso laureate, che prendono un volo low-cost, una nave o un treno e oltrepassano i confini del nostro paese con poche cose nello zaino e molte aspettative in testa. Non hanno la valigia di cartone, sono ben diversi dai protagonisti del “grande esodo” a cavallo tra Ottocento e Novecento, e non vedono l’espatrio come un obbligo. È una scelta. Scelgono coscientemente, puntando il dito sulla cartina, di andare altrove. E poiché la loro è una rotta incerta, molto spesso casuale, si è deciso di seguirli secondo un ordine spaziale, più che causale. Li ritroverete come in una mappa, sparpagliati e in continuo movimento tra i quattro angoli di un continente dai confini fluidi. Nomadi in uno “spazio globale” la cui progressiva interconnessione erode i concetti stessi di frontiera,stato o territorio nazionale.”

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Vivo altrove. Giovani e senza radici: gli emigranti italiani di oggi.

Sarà in libreria da martedì 11 maggio, per i tipi della Bruno Mondadori:

Vivo altrove.

Giovani e senza radici: gli emigranti italiani di oggi.

di Claudia Cucchiarato

Giornalista freelance che scrive per il Gruppo l’Espresso e L’Unità in Italia e per La Vanguardia in Spagna, da cinque anni residente a Barcellona.

L’autrice sarà in Italia per un giro di presentazioni che toccherà Roma (11 maggio), Padova (12 maggio), Milano (13 maggio) e Bologna (14 maggio): più sotto potete trovare tutti i riferimenti relativi agli incontri. Dal 1 maggio, invece, sarà online il blog www.vivoaltrove.it, dedicato appunto ai giovani migranti.

Il volume racconta le storie di giovani tra i 25 e i 40 anni che hanno deciso di lasciare il nostro Paese: non solo cervelli in fuga, certi di trovare all’estero opportunità migliori, ma anche ragazzi “normali” che sentono questa Italia troppo chiusa, ferma, asfittica, immobile, rivolta solo a se stessa.

Ragazzi cresciuti sentendosi cittadini del mondo, che male tollerano un Paese preso in mille guerriglie interne – politiche, geografiche, sociali, ma soprattutto generazionali – e che cercano all’estero opportunità che mai avrebbero in Italia.
Il libro raccoglie molte storie, ognuna con le sue particolarità e specificità, ma costituisce senza alcun dubbio il ritratto di una generazione. Tutti i dati confermano che il fenomeno della migrazione di giovani all’estero è in continuo aumento: secondo il consorzio universitario Alamlaurea, negli ultimi dieci anni il numero di laureati che si è spostato oltreconfine per trovare lavoro è triplicato, mediamente oltre il 3,5% dei nostri laureati si trasferisce ogni anno all’estero. È difficile fare statistiche su un fenomeno in continua evoluzione come quello di cui si occupa questo libro, ma si calcola ad esempio che i giovani italiani (tra i 25 e i 35 anni) attualmente residenti a Berlino siano all’incirca 6.000 e quelli residenti a Barcellona da meno di cinque anni siano circa 10.000.

Potremmo chiamarla “generazione Europa”, decine di migliaia di giovani che si spostano, prediligendo le grandi città e le capitali, le cosiddette “Eurocities”, dove approdano e da dove molto spesso ripartono, non alla volta del Belpaese, ma verso nuovi Paesi e nuove esperienze. Un generazione liquida.

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