La rivista spagnola di Storia Contemporanea “Tiempo devorado” ha dimostrato grande interesse per il nostro percorso dedicato a “Novecento criminale” ed ospita questo mese un articolo di Ciro Dovizio dedicato al tema “Riflessioni sulla storia delle mafie in Italia: un’ipotesi interpretativa“. Francisco Veiga inoltre introduce il nostro articolo con alcune considerazioni sul nostro progetto di grande sensibilità, di cui siamo molto orgogliosi. Un sentito ringraziamento a tutta la redazione di “Tiempo devorado”, che speriamo di poter ospitare nell’autunno del 2015 a Milano per un seminario di approfondimento e contaminazione!
Che l’università italianasia in una fase di profonda crisi, ristrutturazione e decadimento, non è una novità. Non passa semestre che non vengano diramati studi sull’arretramento in ogni tipo di ranking dei nostri atenei, sotto qualsiasi criterio o lente li si valuti, piuttosto che dati allarmanti sull’inefficacia dei diplomi di laurea in ottica occupazionale. Secondo la classifica della rivista specializzata americana Times Higher Education, nel 2011 la prima università italiana per qualità è Trieste, che risulta però al 217° posto mondiale. A spiegazione dei risultati è interessante porre l’attenzione sui finanziamenti agli atenei nelle varie nazioni: gli Stati Uniti spendono il doppio di molti paesi europei nell’istruzione universitaria e cioè il 2,9% del Pil, rispetto alla media Ocse dell’1,4. Da notare che in Italia si investe nelle università solo lo 0,9% del PIL (e questo prima che venissero attuati gli enormi tagli stabiliti dal governo Berlusconi). Inutile dire che la situazione peggiorerà inevitabilmente nei prossimi anni.
A tutto questo si aggiungono gli effetti della crisi, che colpisce ormai pesantemente anche i laureati, come evidenziato in maniera significativa da uno studio di Almalaurea del marzo 2012. “Pochi, scarsamente occupati e sottopagati. E’ il preoccupante identikit dei laureati italiani a un anno dal conseguimento del titolo di studio”, afferma uno studio de Ilsole24ore del 7 marzo scorso. Ma l’aspetto più interessante è un altro.