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2012: la grande crisi.

giovedì 3 marzo 2011, 14.30, aula 102
c/o Università Statale, via Festa del Perdono 7

presentazione del libro

2012: la grande crisi.

di Aldo Giannuli
Ponte alle grazie, 2010

ne parleranno con l’autore:
Luciano Fasano, ricercatore in Scienza politica, Università degli Studi di Milano;
Massimo Amato, Università Bocconi, co-autore di “Fine della finanza”;
Luca Fantacci, Università Bocconi, co-autore di “Fine della finanza”;

Nel 2012 non finirà certamente il mondo: ma potrebbe cambiare la Storia. Il triennio 2012-14 si prospetta come un crocevia di eventi epocali e la crisi che stiamo attraversando potrebbe intensificarsi gravemente. Fra le cause, la fragilità economica legata al debito USA, e di alcuni paesi europei; la guerra valutaria e commerciale fra Occidente e Cina; la crisi dell’Unione Europea con il rischio di una sua scissione, ed eventi politici di grande portata: le elezioni presidenziali in USA, Francia e Russia, il cambio della dirigenza cinese, la nomina del nuovo governatore della BCE e, nella nostra piccola Italia, la possibilità strisciante di forme soft o meno soft di secessione…

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fine della finanza

in libreria per i tipi della Donzelli

FINE DELLA FINANZA

di Massimo Amato e Luca Fantacci

Si dice, con leggerezza, che tutte le crisi prima o poi finiscono – salvo ammettere in seguito, con altrettanta leggerezza, che ve ne saranno sempre di nuove. Ma le crisi non sono affatto un inevitabile «effetto collaterale» della finanza. Piuttosto, sono la prova di un difetto costitutivo dell’attuale configurazione della finanza di mercato. È pensabile un’altra finanza? Per rispondere a questa domanda gli autori sottopongono la crisi finanziaria a una triplice interrogazione. Che cosa è entrato in crisi? Non semplicemente un insieme di strumenti, ma un’intera concezione della finanza. Le stesse innovazioni che ieri promettevano a tutti, attraverso un crescente indebitamento, benefici indiscriminati, sono diventate improvvisamente causa di sofferenze e di perdite altrettanto indiscriminate. In ogni caso, esse sono il portato di una finanza che manca sistematicamente il proprio fine. Ma il fine della finanza coincide con la fine, ossia con il pagamento a tempo debito e la chiusura dei conti fra debitori e creditori. Da dove viene la crisi? Non da una frenesia di novità e di profitto degli ultimi decenni, ma da una lunga serie di decisioni, più o meno consapevoli. Ripercorrendo a ritroso la storia finanziaria dell’Occidente moderno, il libro rintraccia le radici di un sistema che ha fatto del credito e della moneta una merce, per poter finanziare indiscriminatamente la pace e la guerra. Come uscire dalla crisi?Non accontentandosi di palliativi, capaci solo di preparare ulteriori e più gravi crisi, ma impegnandosi in una riforma del sistema monetario e creditizio fondata su un pensiero adeguato. Ripensare la finanza significa, oggi, imparare a distinguere ciò che troppo spesso è confuso: moneta e credito, moneta e merce, economia di mercato e capitalismo. E riaprire il dibattito sui principi e sui fini implicati da un rapporto sano fra economia e finanza, di cui si sente sempre più drammaticamente l’esigenza.

Massimo AMATO è studioso di storia della moneta e autore di Il bivio della moneta (Egea, 1999) e Le radici di una fede. Per una storia del rapporto fra moneta e credito in Occidente (Bruno Mondadori, 2008). Insegna Storia economica all’Università Bocconi.


Luca FANTACCI, studioso di storia della moneta e del pensiero di Keynes, ha pubblicato La moneta. Storia di un’istituzione mancata (Marsilio, 2005). Insegna Storia economica all’Università Bocconi.

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