Posts Taggati ‘strage di brescia’

“L’eco del boato. Storia della strategia della tensione 1965-1974” | Presentazione del libro

[PODCAST] copertina_DondiLa strage di Piazza Fontana, del 12 dicembre 1969, apre la stagione delle ‘stragi nere’ in Italia, una serie di episodi stragistici ed eversivi, compiuti per mano di gruppi di estrema destra e neofascisti, manovrati, infiltrati e partecipati da pezzi di apparati dello stato. Alcuni giorni dopo la bomba di Milano, il settimanale britannico “The Observer” parlerà di ‘strategia della tensione’, riferendosi non solo alle bombe, ma al più generale clima sociale e politico che si svilupperà in Italia negli anni successivi. Mirco Dondi, grazie allo studio ed alla raccolta di una grandissima mole di documenti, emersi negli anni dalle diverse inchieste e commissioni d’inchiesta che si sono succedute e raccogliendo la letteratura prodotta in questi anni, propone uno dei primi tentativi di sintesi storiografica su quei decenni, inserendo gli avvenimenti nel più ampio quadro concettuale della Guerra Fredda (la guerra psicologica, la guerra non ortodossa, l’utilizzo dei media, la strumentalizzazione dell’opinione pubblica e l’esperienza della contro informazione ecc), mettendo a disposizione di lettori, studiosi e giovani, uno strumento che, finalmente, permette di fissare alcune verità storiche inoppugnabili, nonostante le mancate condanne processuali.

Giovedì 10 dicembre 2015
Spazio Pianoterra, ore 18
Via Confalonieri 3, Milano

Presentazione del libro
L’eco del boato. Storia della strategia della tensione 1965-1974″
Di Mirco Dondi, Laterza, 2015

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Chi è Stato? | La mostra a Villa Scheibler!

7-14 dicembre 2012
Villa Scheibler
Via Orsini 26, Milano

“Chi è Stato?
La strategia della tensione e le stragi impunite (1969-1984).”

Mostra interattiva di
testi | foto | audio | video
per ricostruire e rivivere quegli anni cruciali per la storia dell’Italia Repubblicana

Con il patrocinio dell’Anpi e del Consiglio di Zona 8 di Milano


Conoscere la storia significa capire le ragioni dell’oggi.

Anteprima della MOSTRA online: La strategia della tensione e le stragi impunite (1969-1984).

Ingresso libero
Orari di apertura
-7 dicembre: dalle 14 alle 20
-8 e 9 dicembre: 9-12.30 | 14-19
-dal 10 al 14 dicembre: 9-12.30 | 14-17.30

Inaugurazione venerdì 7 dicembre ore 17

Sotto il video della presentazione della mostra all’Università di Bologna

Brescia, 16 novembre 2010. Viene emessa la sentenza del processo per la strage di piazza Loggia del 28 maggio 1974. Ancora una volta, dopo trentasette anni, la magistratura del nostro paese non ha avuto il coraggio di condannare nessuno degli imputati per quella tremenda vicenda, marchiata a fuoco dall’eversione neofascista dell’epoca.

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Strage di Brescia: lo Stato non ha vergogna

 

Passa il tempo, cambiano i governi, ma il risultato è sempre lo stesso.
È appena giunta la notizia dell’assoluzione in corte d’appello per i quattro imputati nel processo per la strage di piazza della Loggia (Brescia, 28 maggio 1974) in cui morirono otto persone e un centinaio rimasero ferite a causa dell’esplosione di una bomba.
Non c’è stupore, non c’è meraviglia per un risultato ritenuto altamente probabile, visti anche i trascorsi a cui ci ha abituato la giustizia italiana, ma restava pur sempre la speranza, l’ultima a morire, come diceva qualcuno, che qualcosa cambiasse, finalmente. Soprattutto, che qualcuno si prendesse la responsabilità di confermare al paese e ai familiari delle vittime, (cui va la nostra più sincera solidarietà, in testa Manlio Milani, che conosciamo e stimiamo), chi diamine abbia messo quella bomba, chi abbia deliberato il massacro di innocenti durante una manifestazione antifascista, chi abbia ordinato il lavaggio della piazza per impedire la raccolta di elementi utili alle indagini, chi abbia coperto le responsabilità e depistato gli inquirenti.

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1974 – 2011: Piazza della Loggia

domenica 22 maggio, ore 18.00
Csa baraonda
via Pacinotti, 13, Segrate (MI)

1974 – 2011 PIAZZA DELLA LOGGIA

ore 18 –> Aperitivo popolare
ore 21,  dibattito con:
Aldo Giannuli, ricercatore di storia contemporanea presso l’Università degli studi di Milano;
Federico Sinicato, avvocato di parte civile per i parenti delle vittime di Piazza Fontana e di Piazza della Loggia.
La.p.s.u.s., Laboratorio progettuale studenti universitari di storia

durante la serata verrà inaugurata la mostra “Chi è Stato? La strategia della tensione e le stragi impunite (1969-1984)”

e verrà presentato un dossier sulla strage di Piazza della Loggia.

http://csa-baraonda.noblogs.org/

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“Chi è Stato? La strategia della tensione in Europa (1969-1974).” |Podcast del convegno

Audio del convegno promosso da Lapsus giovedì 7 aprile 2011, presso l’Università degli studi di Milano.

Il video con cui abbiamo introdotto il convegno

Ascolta l’introduzione di La.p.s.u.s.

Onorio Rosati, segretario della Camera del lavoro di Milano;

Ascolta l’intervento

Aldo Giannuli, storico, già consulente di diverse procure tra cui Milano (strage di piazza Fontana) e Brescia (strage di piazza della Loggia);

Titolo dell’intervento: “Lo scenario internazionale tra consolidamento e rotture”.

Ascolta l’intervento

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Strage di Brescia: guida alle motivazioni della sentenza 2010

Per facilitare la lettura delle 435 pagine della sentenza inerente l’ultimo processo sulla strage di Brescia, abbiamo pensato ad una guida più breve che riassuma i nodi centrali del documento. Il lavoro segue il percorso indicato dalla Corte d’Assise di Brescia nella ricostruzione della logica che ha portato all’assoluzione di tutti gli imputati.

GLI IMPUTATI E L’IMPIANTO ACCUSATORIO

Gli imputati nell’attuale processo sono Maggi Carlo Maria, Zorzi Delfo, Tramonte Maurizio, Rauti Giuseppe Umberto e Delfino Francesco. Tutti sono accusati in concorso tra loro e con altre persone, tra cui Digilio Carlo (deceduto), allo scopo di:

1)attentare alla sicurezza interna dello Stato, appartenendo Rauti, Maggi, Zorzi e Tramonte all’organizzazione eversiva Ordine Nuovo, ed in particolare: Rauti (quale esponente di vertice della citata organizzazione eversiva) promuovendo l’attentato nell’ambito della pianificazione di una serie di azioni terroristiche, Maggi Carlo Maria svolgendo funzioni organizzative e di direzione, Zorzi Delfo attivandosi per procurare l’ordigno, Tramonte Maurizio partecipando alle riunioni in cui l’attentato veniva organizzato e offrendo la sua disponibilità a collocare l’ordigno medesimo, Delfino Francesco partecipando a riunioni nelle quali l’attentato veniva organizzato e comunque non impedendo, quale ufficiale dell’Arma dei Carabinieri, che lo stesso venisse portato a compimento e Maifredi Giovanni (per il quale si è proceduto separatamente) custodendo, nei giorni immediatamente antecedenti l’esecuzione dell’atto terroristico, l’ordigno destinato all’attentato.

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Senza parole.

Non riusciamo a trovare molte parole per commentare la sentenza d’assoluzione per tutti gli imputati emessa oggi, 16 novembre 2010, per la strage di Piazza della Loggia a Brescia.
Una sentenza vergognosa. Che distrugge anni e anni di duro lavoro, ricerche, indagini, ma soprattutto verità storiche ormai innegabili, con motivazioni ridicole quanto offensive della memoria delle vittime e dei loro parenti.
Crediamo che più che mai oggi, si sia per l’ennesima volta dimostrato come in questo paese uno dei cancri peggiori riguardi la giustizia. Quella stessa  giustizia che da quarant’anni non riesce a trovare e condannare i responsabili di una stagione tragica della storia italiana, che ha segnato nel profondo la storia del nostro paese, mettendone a repentaglio l’assetto democratico. Piazza Fontana, Brescia e potremmo proseguire a lungo, non hanno colpevoli. Oppure li hanno, ma sempre in sentenze o in processi successivi, quando ormai gli imputati non possono più essere perseguiti.
Come si può chiedere a dei giovani di credere in istituzioni di questo genere? Di essere buoni cittadini alla luce di una ingiustizia di Stato perpetrata con puntuale regolarità, ad oscurare tutte le possibili ed infinite ombre che si addensano sulla storia politica, sociale, istituzionale di questo nostro sciagurato paese?

Esprimiamo grande solidarietà ai parenti delle vittime della strage di Piazza della Loggia, che in tutti questi anni non hanno mai smesso di credere nella giustizia e nella possibilità che un giorno, finalmente, si arrivasse ad avere delle risposte giudiziariamente inoppugnabili.
Non è stato così, nemmeno questa volta.
E allora non ci resta che impegnarci perchè, attraverso il grande lavoro di ricerca, studio, indagine, che ha permesso comunque in questi anni di ricostruire una verità storica inoppuganbile ed indiscutibile su quei fatti, la memoria, ma soprattutto il significato di quegli anni per la storia del nostro paese, non cada nell’oblio.
Per noi di lapsus questo sarà un impegno a cui cercare sempre di mantere fede. Perchè almeno nella memoria e nella sensibilità dei giovani, quelle vittime non siano state tali invano ed i responsabili di quelle stragi non siano per sempre considerati per ciò che non sono, nè mai saranno: innocenti.

La.p.s.u.s.

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