18/04/2018 – Ore 16:30
Università degli studi di Milano
Via Festa del Perdono, 7
Aula 102
La Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo viene approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948. La costituzione italiana entra in vigore il 1° gennaio del 1948. In entrambi i documenti svolgono un ruolo essenziale i diritti attribuiti a ogni essere umano in quanto tale. L’idea dei diritti umani ha dominato il discorso pubblico nel secondo Novecento. Quali sono i risultati conseguiti? Quali le tensioni irrisolte?
Dopo l’iniziativa dell’anno scorso, aderiamo e promuoviamo a questa nuova iniziativa del dipartimento di Studi Storici dell’Università degli Studi di Milano
Proponiamo l’interessante podcast ed il video della lezione che il Prof. Alessandro Colombo, docente di relazioni internazionali dell’Università degli Studi di Milano e autore del volume “Tempi decisivi” (Feltrinelli 2014), ha tenuto mercoledì 2 dicembre 2015 all’interno del corso di Storia del Mondo Contemporaneo del Prof. Aldo Giannuli, docente di Storia Contemporanea presso la stessa università.
Il Prof. Colombo ha proposto un’utile ed incalzante analisi sulle accezioni e le retoriche della crisi negli ultimi anni; sullo stato d’eccezione permanente che il succedersi della crisi del debito prima, seguita da quella migratoria e nelle ultime settimane da quella terroristica, ha determinato con la conseguente ridefinizione delle gerarchie decisionali e riduzione degli spazi di democrazia.
Giovedì 17 dicembre 2015 parteciperemo al seminario di studio “Storia e storie di criminali nel secondo dopoguerra. Ricerche in corso.” promosso dal CEPOC – Dipartimento di Studi Storici dell’Università degli Studi di Milano con l’intervento di Ciro Dovizio . Ecco il programma del seminario.
Seminario di studi – Giovedì 17 dicembre 2015
Università degli Studi di Milano, Aula Seminari
Dipartimento di Studi Storici
Via Festa del Perdono 7
Martedì 20 ottobre 2015 abbiamo partecipato all’incontro promosso da CUT Collettivo Universitario the Take dal titolo “A chi serve la strage di Ankara?”. L’invito a Lapsus è nato per riflettere sul contesto della Turchia e del Kurdistan in questo periodo storico, in particolare indagando analogie e differenze tra la strategia della tensione italiana, iniziata con la strage di Piazza Fontana del 12 dicembre 1969 ed il contesto in cui inserire la strage di Ankara di sabato 10 ottobre 2015. L’intervento, preceduto da altri due molto significativi e lucidi di due giovani della comunità kurda di Milano, è stato tenuto da Elio, componente di Lapsus, ma insieme attivista della carovana di solidarietà internazionale Rojava Resiste, che si trovava a Diyarbakir proprio nei giorni della strage di Ankara. Ecco il podcast dell’incontro.
Il Rettore Gianluca Vago permette l’ingresso in Università della polizia.
Ieri pomeriggio l’Università degli studi di Milano ha subito uno sfregio gravissimo. Da anni infatti non si assisteva all’irruzione violenta della polizia in assetto antisommossa all’interno dell’università: questo è quanto avvenuto ieri quando, dopo lo sgombero e la distruzione dei locali della libreria ex-cuem da parte dell’università per la costruzione di un nuovo spazio adibito a macchinette del caffè (si, avete letto bene), polizia e carabinieri hanno caricato violentemente gli studenti che stavano chiedendo con determinazione ma senza alcuna violenza, un nuovo spazio dove poter proseguire il loro progetto.
Lunedì 22 e martedì 23 ottobre si terrà il secondo turno delle elezioni per il nuovo Rettore dell’Università degli studi di Milano. I seggi chiuderanno martedì alle 13 e lo spoglio inizierà non appena arriveranno nella sede di via Festa del Perdono le urne provenienti dalle sedi decentrate. Lapsus, dalle ore 14 di martedì 23 ottobre, come già avvenuto la scorsa settimana, seguirà in diretta lo spoglio del secondo turno dal seggio centrale di via Festa del Perdono, aggiornando costantemente sui dati di affluenza alle urne e sui risultati.
A differenza del primo turno, dove era richiesta la maggioranza assoluta dei voti esprimibili, nel secondo turno è richiesta la maggioranza assoluta dei voti espressi. Basterà per avere un vincitore? Seguiteci per scoprirlo!