Cervello analitico e preciso, ha un piede nella Storia e uno nell’Antropologia. Vive in simbiosi con i devices, impara con estrema facilità tutto quello che ha a che fare con la tecnologia, segue e coordina insieme a Martino il settore Comunicazione. È un maledetto ficcanaso.
Monica Macchi – redattrice Historia Magistra, curatrice sezione Tahrir Square @ Formacinema, arabista e traduttrice
Valerio Ciriaci – regista del documentario
Isaak Liptzin – produttore del documentario
If Only I Were That Warrior, il documentario ricostruisce a ritroso la storia del colonialismo italiano in Etiopia.
Dall’inauguarazione nell’agosto del 2012 di un monumento alla memoria di Rodolfo Graziani, generale dell’Esercito durante la Guerra d’Etiopia e primo Vicerè della nuova colonia, ai documenti sull’uso di gas tossici conservati all’Archivio Centrale dello Stato.
Attraverso tre continenti, i giovani autori ricercano i rapporti su cui si sviluppano le storie dei protagonisti odierni e delle molteplici comunità: “A 75 anni dalla caduta dell’impero coloniale italiano, nuove generazioni di etiopie di italiani si confrontano su un passato tormentato e ancora irrisolto.”
Come insegnare la storia in maniera efficace? Come fare in modo che gli studenti vengano ingaggiati in maniera attiva nel processo di apprendimento? Quale strategia didattica è più efficace nell’insegnamento della storia? Quali strumenti?
Da queste domande siamo partiti per ideare e sviluppare il nostro corso di formazione per insegnanti di storia Approcci, metodi e strumenti per la didattica della storia. Un percorso di 3 incontri da 2 ore l’uno per analizzare i diversi approcci pedagogici e approfondire i concetti chiave della didattica della storia, grazie all’utilizzo di infografiche, mappe storiche e attraverso il coinvolgimento diretto degli insegnanti in un’esperienza di didattica laboratoriale.
La prima edizione di questo corso è stata realizzata per e con gli insegnanti dell’ITSOS Steiner di Milano, che ringraziamo moltissimo.
Studenti, insegnanti e mondo che cambia
Come stanno cambiando i contesti e i processi di apprendimento? Come sfruttare al meglio l’avvento e la pervasività delle tecnologie digitali nei processi di elaborazione delle informazioni? Durante il primo incontro abbiamo cercato di rispondere, insieme ai partecipanti, a queste domande. Abbiamo quindi stimolato il dibattito sulle strategie messe in campo dai docenti per arginare i problemi legati all’apprendimento della storia. Dopo aver introdotto i concetti chiave di apprendimento significativo e apprendimento multimediale e avendone tracciato le origini nel dibattito accademico, abbiamo illustrato il metodo della storia per processi come possibile soluzione alla riorganizzazione dei contenuti di storia sotto un più coerente orizzonte di senso e come applicazione delle teorie cognitive sull’apprendimento. Nella complessità crescente del mondo contemporaneo e rispondendo alla necessità di tracciare un legame diretto tra il passato (anche più remoto) ed il presente, insegnare a ragionare storicamente significa anzitutto parlare di fenomeni di lungo periodo, avvalendosi del supporto di altre discipline.
Tempo, spazio e società
Nel corso del secondo incontro abbiamo trattato il rapporto tra dimensione spaziale, temporale e sociale dei processi storici, introducendo e affrontando criticamente il tema della geostoria. Per permettere di sperimentare concretamente i concetti appresi nella prima e nella seconda lezione si è svolta insieme ai partecipanti un’attività laboratoriale di gruppo volta a progettare un percorso didattico di storia per processi e di geostoria. Dopo una fase preliminare di brain-storming sono state assegnate ai gruppi quattro grandi questioni relative al crollo dell’Impero Romano d’Occidente – aspetti politico-istituzionali, aspetti religioso-culturali, fenomeni migratori e invasioni dei barbari, aspetti economico-sociali – da organizzare secondo unità didattiche minime. La scelta dell’orizzonte cronologico sul quale lavorare è stata concordata con partecipanti e ha avuto lo scopo di mettere in evidenza come la storia per processi possa essere un metodo efficace di riorganizzazione dei contenuti anche per periodi storici non contemporanei. L’obiettivo di questo laboratorio è stato sperimentare un metodo di lezione funzionale alle poche ore a disposizione e alla massima comprensione da parte degli studenti dei temi studiati, organizzando anche un metodo di lavoro d’èquipe.
Come fare in classe? La cassetta degli attrezzi
Nell’incontro conclusivo abbiamo passato in rassegna le metodologie più efficaci per facilitare l’apprendimento autentico: didattica laboratoriale, didattica progettuale (project-based learning) e didattica ludica (game-based learning, gamification e simulation-based learning), come elementi utili nella “cassetta degli attrezzi” del docente per affrontare in modo efficace l’insegnamento della storia. Per ciascuna di queste metodologie si sono illustrati e analizzati dei case studies di applicazione concreta, evidenziandone pregi e difetti. Particolare attenzione è stata dedicata al contesto di apprendimento extra-scolastico, attraverso un’analisi dell’utilizzo pubblico della storia nell’industria dell’intrattenimento e del videogioco.
Cinque paesi, dieci obiettivi strategici e un contesto fanta-politico in cui mettere in pratica attivamente le diverse forme della guerra asimmetrica. Uranica è un gioco di simulazione didattica per le scuole che offre agli studenti un’esperienza di applicazione pratica dei concetti di guerra coperta, guerra economica, guerra mediatica e guerra irregolare. Il gioco consente di stimolare un uso critico della storia che altrimenti sarebbe molto difficile attivare e consente a livello immediato di acquisire conoscenze e competenze altrimenti difficili da raggiungere. Gli studenti sono chiamati a lavorare in gruppo, ideare una strategia coerente con i propri obiettivi di gioco e usare in modo consapevole le loro conoscenze storiche.
La prima edizione è stata realizzata per e con gli studenti e gli insegnanti della Scuola Media Marconi di Cinisello Balsamo.
Uranica si inserisce nei laboratori didattici “Come cambia la guerra nel Novecento” (disponibile anche per le scuole medie!) è la guerra ed è lo strumento che ci permette di valutare le competenze acquisite dagli studenti dopo aver partecipato al nostro percorso di formazione.
Questo mese potete trovare in edicola nella rivista Oggi (Rcs), uno speciale dedicato all’8 settembre 1943 ed ai giorni della caduta del Fascismo. Alcuni membri di Lapsus hanno curato diversi approfodimenti.
Il Rettore Gianluca Vago permette l’ingresso in Università della polizia.
Ieri pomeriggio l’Università degli studi di Milano ha subito uno sfregio gravissimo. Da anni infatti non si assisteva all’irruzione violenta della polizia in assetto antisommossa all’interno dell’università: questo è quanto avvenuto ieri quando, dopo lo sgombero e la distruzione dei locali della libreria ex-cuem da parte dell’università per la costruzione di un nuovo spazio adibito a macchinette del caffè (si, avete letto bene), polizia e carabinieri hanno caricato violentemente gli studenti che stavano chiedendo con determinazione ma senza alcuna violenza, un nuovo spazio dove poter proseguire il loro progetto.