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Questo mese potete trovare in edicola nella rivista Oggi (Rcs), uno speciale dedicato all’8 settembre 1943 ed ai giorni della caduta del Fascismo.
Alcuni membri di Lapsus hanno curato diversi approfodimenti.

Questo mese potete trovare in edicola nella rivista Oggi (Rcs), uno speciale dedicato all’8 settembre 1943 ed ai giorni della caduta del Fascismo.
Alcuni membri di Lapsus hanno curato diversi approfodimenti.
Ovvero come il potere conservò se stesso, nello Stato di diritto.
Ciclo di articoli a cura di Margherita D’Andrea, tra Storia e Diritto dell’Italia Liberale.
Indice
1) Introduzione.
2) Anno domini 1861: le espressioni del potere politico nella seconda metà del secolo XIX.
4) Chiesa, dogma e lotta di classe.
1) Introduzione
Francesco de Sanctis sosteneva in un suo scritto (L’Uomo del Guicciardini) che, per capire certe cose profonde degli eventi del passato, non occorre tanto «la sagacia e la diligenza dello storico», quanto, anche, «l’occhio del metafisico». La metafisica, nel senso del pensiero che regge gli avvenimenti, è il gomitolo di Arianna che in questo lavoro trova il sentiero (ci prova) nel complesso intreccio tra potere, istituzioni e società civile, nel periodo di costruzione dell’Unità italiana datata 1861.
La repressione del dissenso nell’Italia Liberale
BIBLIOGRAFIA
a cura di Margherita D’Andrea
Scriviamo queste considerazioni dopo aver visto il film di Marco Tullio Giordana, “Romanzo di una strage”. Nonostante sia nelle sale da poche settimane si è già detto molto, chi in termini positivi, chi critici, e non poteva che essere così: in Italia, raccontare una storia come quella di Piazza fontana, suscita necessariamente clamore, nel bene e nel male.
Il punto principale su cui ci vogliamo concentrare è il seguente: nel momento in cui si decide di costruire una narrazione cinematografica ispirata a fatti realmente accaduti, cruciali nella storia del nostro paese, si deve essere consapevoli che si sta contribuendo a formare la vulgata che poi si radicherà nell’opinione pubblica (considerando anche la stragrande maggioranza dei potenziali spettatori, non informati sui fatti, anzi spesso, nel caso dei più giovani, per lo più ignari di quelle vicende).
Laboratorio “L’uso e l’abuso pubblico della Storia nelle società contemporanee”
A.A. 2011-2012
Considerazioni conclusive
Anche quest’anno il laboratorio La.p.s.u.s. ha promosso un laboratorio didattico inerente aspetti poco approfonditi della Storia contemporanea. Il percorso è stato costruito attraverso otto incontri seminariali che hanno permesso l’acquisizione di 3 cfu per gli studenti partecipanti e la sperimentazione di un gioco di ruolo a carattere storico, svolto sempre dai frequentanti. Il tema è stato l’uso e l’abuso pubblico della storia.
Leggi TuttoAudio del convegno promosso da Lapsus giovedì 7 aprile 2011, presso l’Università degli studi di Milano.
Il video con cui abbiamo introdotto il convegno
Ascolta l’introduzione di La.p.s.u.s.
Onorio Rosati, segretario della Camera del lavoro di Milano;
Aldo Giannuli, storico, già consulente di diverse procure tra cui Milano (strage di piazza Fontana) e Brescia (strage di piazza della Loggia);
Titolo dell’intervento: “Lo scenario internazionale tra consolidamento e rotture”.
Leggi TuttoPer facilitare la lettura delle 435 pagine della sentenza inerente l’ultimo processo sulla strage di Brescia, abbiamo pensato ad una guida più breve che riassuma i nodi centrali del documento. Il lavoro segue il percorso indicato dalla Corte d’Assise di Brescia nella ricostruzione della logica che ha portato all’assoluzione di tutti gli imputati.
GLI IMPUTATI E L’IMPIANTO ACCUSATORIO
Gli imputati nell’attuale processo sono Maggi Carlo Maria, Zorzi Delfo, Tramonte Maurizio, Rauti Giuseppe Umberto e Delfino Francesco. Tutti sono accusati in concorso tra loro e con altre persone, tra cui Digilio Carlo (deceduto), allo scopo di:
1)attentare alla sicurezza interna dello Stato, appartenendo Rauti, Maggi, Zorzi e Tramonte all’organizzazione eversiva Ordine Nuovo, ed in particolare: Rauti (quale esponente di vertice della citata organizzazione eversiva) promuovendo l’attentato nell’ambito della pianificazione di una serie di azioni terroristiche, Maggi Carlo Maria svolgendo funzioni organizzative e di direzione, Zorzi Delfo attivandosi per procurare l’ordigno, Tramonte Maurizio partecipando alle riunioni in cui l’attentato veniva organizzato e offrendo la sua disponibilità a collocare l’ordigno medesimo, Delfino Francesco partecipando a riunioni nelle quali l’attentato veniva organizzato e comunque non impedendo, quale ufficiale dell’Arma dei Carabinieri, che lo stesso venisse portato a compimento e Maifredi Giovanni (per il quale si è proceduto separatamente) custodendo, nei giorni immediatamente antecedenti l’esecuzione dell’atto terroristico, l’ordigno destinato all’attentato.
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