Lapsus a Padova per la Seconda Conferenza di Scienze Sociali

Oltre a al primo convegno di Public History a Ravenna questo giugno parteciperemo anche alla Seconda Conferenza di Scienze Sociali dove terremo un workshop dal titolo “Fra Accademia e Società: quali sfide per un’associazione di divulgazione?” durante la terza giornata del convegno, che sarà dedicata a «Connettere l’Accademia con il “mondo esterno”». Per pre-iscriversi al workshop è preferibile compilare il modulo di adesione.

 

Il Corso di dottorato in scienze sociali: interazioni, comunicazione e costruzioni culturali dell’Università degli Studi di Padova ospiterà la seconda conferenza nazionale interamente organizzata da e per dottorandi e dottorande.

A partire dall’esperienza dello scorso anno, riproponiamo la formula della PhD Conference come momento di scambio tra dottorandi e dottorande, provenienti da diversi percorsi disciplinari e realtà universitarie, all’interno di un’atmosfera informale, dove poter presentare i propri progetti di ricerca, impegnandosi in un dibattito critico e costruttivo su prospettive teoriche e di ricerca, metodologie e risultati empirici.

Per questo è incoraggiata la partecipazione sia di chi si trova nelle prime fasi del percorso sia di chi, trovandosi in una fase più avanzata, desidera impegnarsi in un dibattito critico sul proprio lavoro. Quest’anno, al fine di promuovere spazi interattivi di discussione e confronto rinnoviamo il format della Conferenza dedicando la terza giornata ad attività partecipative per le quali è aperta una call for proposal.

QUI il programma della Conferenza.

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Lapsus a Ravenna per il primo convegno nazionale di Public History

In occasione del primo convegno nazionale di Public History che si terrà a Ravenna dal 5 al 9 giugno presenteremo il nostro lavoro ‘900 criminale – mafia, camorra e ‘ndrangheta, itinerario multimediale sull’evoluzione della criminalità organizzata dalle origini alla globalizzazione. Il convegno sarà la prima occasione italiana in cui tutte le realtà come Lapsus impegnate a vario titolo nei progetti di Public History si potranno incontrare in un’unica sede per confrontarsi. In quell’occasione nascerà anche la Associazione Italiana Public History.

Eravamo stati selezionati anche per tenere un panel insieme ad alcuni relatori dell’Università di Lincoln impegnati nel progetto International Bomber Command Centre ma purtroppo a causa di alcuni problemi tecnici non è stato possibile programmarlo.

Per il programma completo dei 5 giorni rimandiamo al sito ufficiale della costituenda AIPH.

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Le destre dello zio Sam

Giovedì 11 maggio 2017
Ore: 19:00 aperitivo, 20:00 incontro
Presso Piano Terra
Via Confalonieri, 3 (MM Isola)

 

Ku Klux Klan, suprematisti bianchi, alt-right, nazisti del’Illinois… facciamo un po’ di chiarezza in tutta la galassia dell’estrema destra confluita su Trump.

Interverranno:
Elia Rosati, svolge attività di ricerca e didattica presso il Dipartimento di Studi Storici dell’Università degli Studi di Milano ed è docente di Storia e Filosofia nei licei. Il suo oggetto di studio principale è la destra radicale a livello italiano e nord-europeo.
Guido Caldiron, giornalista, studia da molti anni le nuove destre e le sottoculture giovanili, temi a cui ha dedicato inchieste e saggi. Ha collaborato con radio e tv italiane e del resto d’Europa, attualmente scrive per il manifesto e micromega. Il suo ultimo libro è WASP! L’America razzista dal Ku Klux Klan a Donald Trump, Fandando Editore, 2016

 

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Gramsci: intellettuale e militante nella crisi tra due epoche

GramsciSabato 29 aprile 2017, ore 15.30
Centro culturale Il Pertini – Auditorium
Piazza Confalonieri 3, Cinisello Balsamo

Un convegno per ricordare la figura e il pensiero di Antonio Gramsci nel Settantaduesimo anniversario della Liberazione e nell’ottantesimo della sua morte a seguito della lunga detenzione nelle carceri fasciste.

Il nostro contributo prevederà una lettura commentata di alcuni estratti dei principali testi gramsciani che ci aiuteranno a ripercorrere le fasi della sua vita, del suo pensiero e della sua militanza politica dall’infanzia in Sardegna alla morte in carcere.

Ne parlano:

  • Antonio Gramsci, Ritratto di un rivoluzionario
    Angelo D’Orsi

    ordinario di Storia del pensiero politico – Università degli Studi di Torino, direttore delle riviste Historia Magistra e Gramsciana, autore del libro Gramsci. Una nuova biografia edito da Feltrinelli.
  • Gramsci traduttore per l’infanzia. Un contributo allo sviluppo della fantasia dei piccoli
    Pier Paolo Cavagna
    Pedagogista e psicologo.
  • Azione scenica ispirata al racconto Il topo e la montagna con Rosi Tortorella e Valentina Tombini di Oneiros Teatro.
    A cura del Circolo A.M.I.S. (Alleanza Milanese Immigrati Sardi) Emilio Lussu.
  • La vita di Gramsci attraverso le sue parole
    Le tappe della vita di Antonio Gramsci, dalla Sardegna al carcere, descritte con le parole dei suoi scritti.
    Letture commentate dall’Associazione Lapsus e interpretate dall’attore Dario Maria Dossena.
  • Natale 1925: Gramsci al congresso provinciale clandestino del P.C.D’I. nella campagne di Cinisello
    A cura di: Centro Documentazione Storica e A.N.P.I. (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) Cinisello Balsamo.
  • Saluti istituzionali del sindaco Siria Trezzi e dell’assessore alle Politiche culturali Andrea Catania
  • Modera: Martino Iniziato, giornale La Città

Iniziativa a cura del Centro Documentazione Storica Comune di Cinisello Balsamo

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La cultura in trasformazione | presentazione del libro

Martedì 4 aprile, ore 14:30-16:30
Aula Crociera alta di Giurisprudenza
sala lauree studi umanistici (aula cambiata causa problemi tecnici)
Università degli Studi di Milano
via Festa del Perdono, 7

Presentazione del libro:
La cultura in trasformazione
L’innovazione e i suoi processi (ed. minimum fax)
A cura di cheFare

Saluti istituzionali:

  • Giuseppe De Luca – Prorettore delegato alla Didattica e professore ordinario di Storia Economica, presso l’Università degli Studi di Milano

Modera:

  • Luigi Vergallo, Ricercatore di storia contemporanea

Intervengono:

  • Bertram Niessen, direttore scientifico di cheFare
  • Jacopo Tondelli, giornalista e direttore de Gli Stati Generali

Il video

Il podcast
Ascolta “La cultura in trasformazione” su Spreaker.

“Sentivamo che un grosso cambiamento era imminente, ma non riuscivamo a capire quale fosse il modo migliore di farne parte. Ed era evidente che la crisi economica non fosse solo un momento passeggero, e che i finanziamenti pubblici alla cultura non sarebbero aumentati per un bel po’ di tempo.

I giornali e gli altri mezzi di informazione culturale tradizionali erano percepiti sempre meno come punti di riferimento, e gli spazi istituzionali erano visti sempre più come rocche inespugnabili di autoreferenzialità.
Mentre l’auto-esilio all’estero dei più giovani cominciava ad assumere le caratteristiche e le proporzioni di un esodo, molti dei protagonisti dell’industria culturale italiana – legati a un’idea di contemporaneità ancora sostanzialmente novecentesca – non riuscivano a ragionare su nuovi paradigmi.

Eppure sapevamo che sotto la superficie visibile ribolliva un magma  […]”
(Continua a leggere qui.)

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Presentazione del libro – Muffa della città

Giovedì 30 marzo 2017
Ore: 19:30 aperitivo, 20:30 incontro
Presso Piano Terra
Via Confalonieri, 3

Presentazione del libro
Muffa della città. Criminalità e polizia a Marsiglia e Milano (1900-1967), Milieu, 2016
di Luigi Vergallo, Ricercatore di storia contemporanea e scrittore

Ne parla con l’autore:
Ciro Dovizio, Laboratorio Lapsus e dottorando in Studi sulla criminalità organizzata

Muffa della città richiama un vecchio articolo del “Corriere d’informazione” di Milano, ed è con questa metafora che Luigi Vergallo definisce e descrive quell’impasto vischioso rappresentato dai piccoli criminali, dagli accattoni, da tutte quelle figure devianti che per molti decenni hanno popolato le città europee e i loro bassifondi. Nel contesto di una puntuale ricostruzione storica basata su numerose fonti d’archivio reperite in diverse città italiane, francesi, inglesi e americane, l’autore ripercorre i casi di Milano e Marsiglia – e dei loro quartieri di “malavita” – senza soffocare la carica narrativa naturalmente presente nei documenti che ha utilizzato (relazioni di polizia, verbali d’interrogatorio, esposti redatti dalla cittadinanza, articoli di giornale e così via…).

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