Speciale elezioni Unimi: “pagelle” semi-serie del primo turno e analisi del voto

Dopo avervi proposto la diretta elettorale del primo turno di votazioni per l’elezioni del nuovo rettore dell’Università Statale di Milano (appuntamento martedì prossimo, per il secondo turno, sempre in diretta!), ecco le nostre “pagelle” semi-serie del primo turno, che sono anche un tentativo di analisi del voto. Speriamo possano essere utili per capire lo scenario e che i candidati non ce ne vorranno, per il nostro tentativo di sdrammatizzare la situazione. Ultima notazione prima delle pagelle. Queste considerazioni saranno certamente parziali e incomplete, ma descrivere il mondo universitario, soprattutto quando in campagna elettorale, in poche righe, è praticamente impossibile…buona lettura!

-i dati definitivi del primo turno (affluenza, preferenze);
-l’approfondimento dedicato ai candidati, il sistema di voto ed il contesto in cui si svolgono queste elezioni;

Gianluca Vago (490 voti): il vincitore del primo turno. Impossibile non partire da lui. Conferma le voci dei giorni precedenti il voto. Può contare su una solida base di voti, probabilmente provenienti da Scienze Politiche (area liberal-PD ed altri, anche se in campagna elettorale si è sempre smarcato da etichette di partiti o movimenti che gli sono state affibbiate), e, soprattutto da Medicina (il polo del Sacco in particolare, dal quale proviene con un ottima reputazione come Direttore di Dipartimento), più un certo numero di voti raccolti grazie alla campagna elettorale. Surclassa il suo “acerrimo” rivale, Lucignani, che ha impostato la campagna solo contro di lui e ne esce con le ossa rotte. Le prospettive: vince se riesce a mantenere il fronte avversario diviso, riuscirà nell’intento? Che potenziale di espazione ha? Difficile a dirsi. Le sue avversarie, Campadelli e Porrini, insieme, fanno più voti di lui, ma sono abbastanza incompatibili l’una con l’altra, il che lo avvantaggia. Riuscirà ad intercettare i voti di Ragusa, che, pur piazzandosi quinto, ha un tesoretto di voti da muovere? (Anche se è importante sottolineare che non è assolutamente automatico che chi degli sconfitti darà un’indicazione di voto, se la darà, verrà ascoltato dalla sua base elettorale. L’Università è un mondo molto particolare…)

Ma soprattutto, come si comporterà medicina? Convergerà sul candidato forte a tutela dei suoi interessi oppure continuerà a dividersi votando in parte Cappellini, come sembra emergere da questo primo turno (probabilmente al Policlinico)?

Le diamo un consiglio Professore, si compri un buon telefono se non ne è già dotato: le sue linee saranno roventi in questi giorni di accordi, alleanze e magheggi elettorali…!

Una cosa è certa: è il candidato più forte, è “giovane” (poco sopra i 50, per l’università un bambino!) e le voci che negli ultimi giorni lo volevano fuori dai primi due posti erano più auspici dettati da acidità di stomaco, piuttosto che da fondati exit poll elettorali.

Marisa Porrini (374 voti): la seconda classificata. Sorpresa per chi scrive, ma in fondo, non troppo. La candidata di continuità col rettore uscente con la L e la C maiuscole. Il suo ottimo risultato la rende candidata temibile per Vago, e soprattutto dimostra che il tanto bistrattato (a parole) Enrico Decleva, conserva ancora una rete di influenza più che notevole in università. Le prospettive: quanto può crescere? Anche qui, difficile a dirsi a poche ore dalla chiusura dei seggi. Riuscirà a diventare la candidata anti-Vago coalizzando gli altri dietro di lei, oppure resterà la candidata del rettore uscente, non andando tanto più in là di dove è arrivata al primo turno? Anche per lei, decisivo riuscire ad intercettare i voti dei candidati usciti sconfitti al primo turno. Ce la farà? Candidata forte ma non arrembante. Sorniona, da non perdere di vista.

Paola Campadelli (352 voti): per noi, la vera sorpresa della giornata. Ci dica la verità Professoressa, si aspettava un exploit così? Noi, per quanto, lo ammettiamo, un po’ simpatizziamo per Lei, no. L’unica, vera, riconoscibile, candidata di sinistra, come ammesso da tutti. Con 352 voti nel seggio dei docenti si pone al terzo posto con una solidità del tutto inaspettata. Ovviamente prima tra gli studenti, in maggioranza di sinistra nelle rappresentanze di Unimi. Le prospettive, tuttavia, sono complicate. E’ stato un voto d’opinione del primo turno, destinato a disperdersi nel prossimo, oppure rappresenta un solido blocco elettorale? Quanto e a danno di chi, potrebbe allargare il suo consenso? Ora come ora, ci pare difficile, soprattutto se si andasse verso una sorta di “voto utile” con un ballottaggio tra Vago e Porrini, che si potrebbero porre come i due candidati forti alternativi. Dovrà giocarsi bene le sue carte in questa settimana. Ma questo risultato sorprendente, ai nostri occhi, ci fa dire che la partita è aperta e tutto è possibile. Candidata anch’essa da tenere d’occhio. Potrebbe essere il cavallo che entra di rincorsa al palio di Siena.

Maria Domenica Cappellini (260 voti): altra sorpresa. Le voci di corridoio non le davano mezzo voto e invece, si conferma una volta di più, Nando Pagnoncelli e sondaggisti vari, farebbero meglio a cambiare lavoro. Ha 260 solidi voti, che non ne fanno una candidata alla vittoria, ma una variabile di cui tenere assolutamente conto, si. Pare abbia intercettato il voto di Comunione e Liberazione (pare, con Il Movimento non si può mai dire…) che si è presentata un po’ a briglia sciolte a questa elezione, non avendo un candidato forte su cui puntare, forse un po’ allo sbando per le ben più note vicende di questi giorni nel vicino (eccellente, direbbe crozza) Palazzo Lombardia (l’altro candidato che sembra aver preso voti da Cl pare essere Vago, ma non diteglielo perchè ha negato qualsiasi affiliazione…). A disposizione di chi metterà il suo pacchetto la Prof.ssa Cappellini? Se andasse su Vago (confermando l’odore di medicina che hanno i suoi voti) per ricompattare il fronte medico, probabilmente lo avvierebbe alla vittoria finale, magari già al secondo turno (difficile), altrimenti potrebbe essere davvero la mina vagante di questa campagna elettorale.

Francesco Ragusa (208 voti): il fisico si piazza al quinto posto. Prima di tutto, una nostra menzione particolare a lui dedicata: da vero scienziato, è l’unico a partecipare a tutto lo spoglio dei voti, dall’inizio alla fine, con una umiltà fuori dal comune in università. Tiene precisissimo ed affidabilissimo conto con una schemino perfetto e sbirciato da tutti gli osservatori, noi compresi (si, professore, lo ammetiamo, abbiamo copiato…). Vero signore, ci spiace che sia finito così indietro in classifica. Indietro si, ma pur sempre con 208 voti. Cosa farà? I margini di espanzione sono, a nostro modo di vedere, ridotti, anche se un ticket con la Campadelli, in nome dell’unità delle Scienze, rafforzerebbe quest’ultima in maniera forse considerevole, in ottica secondo turno. E’ anche vero però che una massa acquosa, quando il clima si scalda, tende ad evaporare e disperdesi nell’aere (passateci la licenza scientifica assolutamente abusata)…sarà così anche per i voti del Prof. Ragusa? Personaggio e accademico di tutto rispetto, al di là di tutto.

Giovanni Lucignani (126 voti): nelle competizioni, si sà, qualcuno che arriva ultimo c’è sempre. Questa volta è toccato e lui. E’ un po’ il grande sconfitto di questa tornata elettorale. Dato come candidato anti-vago e possibile concorrente, esce proprio con le ossa rotte dalla competizione, prendendo meno voti delle adesioni per presentare la candidatura (126 voti alla luce di 203 adesioni). Ha pagato alcune uscite infelici con i lavoratori e i docenti avute durante la campagna elettorale? Chi può dirlo. Sta di fatto che i suoi 126 voti sposteranno poco, perchè medicina, il bacino su cui ha puntato praticamente tutto, lo ha tradito. Difficile resti in corsa per cariche “minori” da assegnare nel post-voto, visto il suo scarso peso elettorale. Il termine non ci piace, ma va molto di moda in questo momento: rottamato, almeno come candidato rettore.

E noi, cosa faremo? Come oggi, ci troverete martedì 23 ottobre allo spoglio del secondo turno, per raccontarvi in diretta questa interessante ed importante tornata elettorale dell’Università Statale di Milano.

Simpatizziamo per qualcuno? Qualche simpatia l’abbiamo dichiarata poco sopra, ma senza slancio. Preferiamo offrire un servizio d’informazione trasparente agli studenti, consapevoli che alla fine, chiunque si siederà sullo scranno del sovrano, dovrà mettere le mani in un ginepraio che renderebbe peccaminoso anche il migliore dei possibili candidati…

A cura di Martino Iniziato, Zeno Gaiaschi e Sara Troglio, Lapsus

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Martino Iniziato

Laureato in scienze storiche presso l’università degli studi di Milano con una tesi su Ronald Reagan, ha imparato a fare siti internet quasi per gioco e lo ha trasformato in un quasi-lavoro. Un po' giornalista, un po' cameriere, un po' promotore d'eventi culturali è tra i fondatori dell'Associazione Lapsus e si rivede molto nella definizione springstiniana di "Jack of all trade": tuttofare. Tra le altre cose, è il curatore di questo sito per conto di Tanoma.it. Su twitter è @martinoiniziato

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