Mercoledì 5 ottobre ’11 Università degli Studi di Milano via Festa del Perdono 7 dalle 10.30 fino a sera
TUTTA UN’ALTRA STORIA!
Festival della storia di inizio anno
Una giornata di iniziative, dibattiti, mostre, musica per inaugurare il nuovo anno accademico guardando a passato, presente e …futuro!
Quattro modalità per condividere sapere e acquisire strumenti concettuali, diverse da quelle a cui siamo abituati dall’accademia…
Università degli Studi di Milano
via Festa del Perdono 7
dalle 10.30 fino a sera
TUTTA UN’ALTRA STORIA!
Festival della storia di inizio anno
Una giornata di iniziative, dibattiti, mostre, musica per inaugurare il nuovo anno accademico guardando a passato, presente e …futuro!
Quattro modalità per condividere sapere e acquisire strumenti concettuali, diverse da quelle a cui siamo abituati dall’accademia…
ore 18 –> Aperitivo popolare
ore 21, dibattito con: Aldo Giannuli, ricercatore di storia contemporanea presso l’Università degli studi di Milano; Federico Sinicato, avvocato di parte civile per i parenti delle vittime di Piazza Fontana e di Piazza della Loggia. La.p.s.u.s., Laboratorio progettuale studenti universitari di storia
Come studenti di storia crediamo sia importante gettare uno sguardo più approfondito ai decenni passati per fare luce sulle cause che hanno prodotto conseguenze di cui l’Italia risente ancora oggi. E’ sempre difficile studiare con un approccio rigorosamente storico fatti accaduti in tempi molto vicini al presente. Tuttavia questo non significa che non sia possibile orientarsi ed esprimere un giudizio storico anche su avvenimenti che portano con sé ancora un forte carico di emotività.
ne parleranno con l’autore: Luciano Fasano, ricercatore in Scienza politica, Università degli Studi di Milano; Massimo Amato, Università Bocconi, co-autore di “Fine della finanza”; Luca Fantacci, Università Bocconi, co-autore di “Fine della finanza”;
Nel 2012 non finirà certamente il mondo: ma potrebbe cambiare la Storia. Il triennio 2012-14 si prospetta come un crocevia di eventi epocali e la crisi che stiamo attraversando potrebbe intensificarsi gravemente. Fra le cause, la fragilità economica legata al debito USA, e di alcuni paesi europei; la guerra valutaria e commerciale fra Occidente e Cina; la crisi dell’Unione Europea con il rischio di una sua scissione, ed eventi politici di grande portata: le elezioni presidenziali in USA, Francia e Russia, il cambio della dirigenza cinese, la nomina del nuovo governatore della BCE e, nella nostra piccola Italia, la possibilità strisciante di forme soft o meno soft di secessione…
La notte tra il 7 e l’8 dicembre 1970 reparti dell’esercito affiancati da militanti neofascisti entrano in mobilitazione per prendere possesso dei centri nevralgici del potere in Italia: si muovono per occupare la Capitale, ma anche le principali città del paese, come Milano. I congiurati arrivano nell’armeria del Ministero dell’Interno; si concentrano di fronte alla sede nazionale della Rai e al Ministero della Difesa; giungono alle porte di Sesto San Giovanni: in fase avanzata, però, arriva il contrordine e i golpisti si ritirano. Il giorno dopo, il paese si risveglia completamente ignaro dell’enorme rischio corso. Il progetto era portato avanti nominalmente dal principe Junio Valerio Borghese, ex comandante della divisione fascista X Mas ai tempi di Salò e fondatore del movimento eversivo Fronte Nazionale, avente legami con parte dell’esercito e dei servizi segreti. La notizia del tentato golpe sarà resa nota all’opinione pubblica solo il 18 marzo 1971, attraverso un articolo uscito su Paese Sera.